17 aprile 2007

TITI HENRY SI VEDE A SAN SIRO


Scalpita, Thierry Henry. Lo fa con la flemma inglese che ha imparato a unire all’innata eleganza francese, ma scalpita davvero. Non ne può più di stare fermo a guardare gli altri giocare. Ha disputato soltanto 17 partite di campionato e difficilmente tornerà in campo prima della prossima stagione. Ma intanto, alla presentazione della nuova scarpa da gioco "Sprintfit" della Reebok, fa andare la bocca invece dei piedi. E quando parla non è mai banale. Da Londra, per non scontentare nessuno, lancia un applauso all’Inter e qualche consiglio al Milan.
Henry, la parola "Milano" le suscita pensieri particolari?
"La prima cosa che mi viene in mente è San Siro. Bellissimo giocare in quello stadio, davvero. Certo, ogni tanto il prato somiglia a una spiaggia...".
Sa che per vederla a San Siro, in serie A, le squadre milanesi sarebbero disposte a fare follie?
"Ho un contratto firmato con l'Arsenal, sarebbe ingiusto mettersi a parlare di ipotetici trasferimenti. Ma vorrei dire che sono davvero felice che l’Inter si stia avviando a vincere questo campionato. Sul campo, intendo. Lo scudetto che hanno sulle maglie non l'hanno certo rubato, ma questo avrà tutto un altro sapore".
È contento per Moratti?
"Sì, sono felice per lui, perché è una persona che fa bene al calcio. È un bel personaggio, se non sbaglio una volta l’ho visto addirittura arrivare allo stadio in bicicletta. Lui, il presidente di un club tanto prestigioso, che va a San Siro in bici... Non è una bella scena?".
Questi complimenti all'Inter faranno arrabbiare i milanisti. Vuole rimediare con qualche consiglio ai rossoneri per la Champions League?
"Se pensa che ora mi metterò a disegnare soluzioni tattiche per battere il Manchester United si sbaglia. È vero, noi dell’Arsenal siamo gli unici che hanno battuto due volte lo United in questa stagione. All’Old Trafford abbiamo dato spettacolo, poi abbiamo vinto anche all’Emirates Stadium, anche se - devo ammettere - non del tutto meritatamente. Ma non c’è un vero e proprio segreto. Bisogna aggredirli dal primo all’ultimo minuto. Noi ce l’abbiamo fatta due volte segnando nel finale di gara, ci abbiamo creduto fino in fondo".
Il Manchester United è una delle tre squadre inglesi in semifinale di Champions League. Il calcio che si gioca da voi è davvero così superiore alla concorrenza?
"Avrebbe potuto dire la sua anche l’Arsenal, se non avessimo pagato l’inesperienza. Però sì, in questo momento il calcio inglese domina a livello di club".
E con le nazionali? L'Italia campione del mondo è davvero la squadra più forte?
"Il Mondiale l’ha vinto l’Italia. Punto e basta. Ci siamo rifatti nelle qualificazioni a Euro 2008, ma era una vittoria che valeva solo tre punti. Detto questo, giocare contro l’Italia non sarà mai, mai, mai una partita come le altre. Non lo è mai stato, figuriamoci ora. Il resto sono soltanto chiacchiere"

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